A Dalmine, nello stabilimento Tenaris, un ulteriore case-study di IWE Industrial Water Evaporators ha dimostrato come, grazie a un suo evaporatore sottovuoto a triplo effetto, sia stato possibile ottenere, uno straordinario risultato di Economia Circolare

I tecnici di IWE hanno recentemente installato presso lo stabilimento Tenaris a Dalmine, un evaporatore sottovuoto a triplo effetto che tratta 2.500 l/h, ovvero 60 m3/giorno di refluo costituito da emulsioni oleose esauste, per depurare, estrarre e recuperare il boro contenuto in grandi quantità.
Grazie a IWE, il refluo diventa un distillato con contenuto salino ridotto (dai 2 ai 10 microsiemens di conducibilità elettrica), privo di boro e, dunque, un concentrato pari a meno del 10% del contenuto originario. Il distillato viene riutilizzato nel processo di produzione mentre il concentrato (che si presenta come una sorta di slurry pompabile) viene centrifugato in un impianto apposito, per ottenere acido borico in cristalliche ritorna in commercio.

Massima efficienza energetica

L’impianto è costituito da evaporatori in cascata operanti a pressioni decrescenti, in modo tale che il vapore prodotto nel 1° effetto (questo è il nome che prendono gli evaporatori) possa essere utilizzato per scambiare calore nel 2° effetto che lavora ad una pressione più bassa e così via.
Nel caso in questione, il sistema a tre stadi permette di raggiungere alte prestazioni con bassi consumi. Per il riscaldamento del prodotto da trattare, l’evaporatore riceve acqua ad una temperatura di 85-90 gradi, acqua derivante dal recupero termico di un impianto di cogenerazione installato in Tenaris. Questa acqua calda alimenta termicamente lo scambiatore di riscaldamento del 1° effetto e, in cascata, i singoli evaporatori vengono alimentati termicamente dall’effetto precedente. Ciò significa che il primo evaporatore lavora con acqua calda in ingresso a 85 gradi; acqua calda che finisce nello scambiatore di riscaldamento, producendo un evaporato che, a sua volta, viene utilizzato per scaldare lo stadio successivo, e così via fino al terzo stadio. La massima efficienza energetica è ottenuta grazie allo sfruttamento di un cogeneratore e di acqua di torre già presenti nello stabilimento Tenaris; il cogeneratore alimenta la caldaia di ebollizione, l’acqua di torre condensa i vapori del terzo stadio del trattamento di evaporazione.
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L’importanza del vuoto

L’impianto opera con gradi di vuoto differenti a seconda della prima, della seconda e della terza caldaia. Nella prima caldaia di ebollizione, il vuoto limitato permette un’ebollizione ad alta temperatura, il vuoto più spinto nella seconda caldaia consente invece di utilizzare il distillato prodotto nella prima caldaia di evaporazione e quindi di avere un notevole risparmio energetico in quanto il calore viene fornito solo al primo effetto evaporativo. Il successivo secondo stadio viene quindi alimentato automaticamente dal distillato del primo stadio evaporativo. La stessa cosa viene fatta sul terzo stadio che ha un vuoto ancora più spinto rispetto al secondo, e quindi una temperatura di ebollizione più bassa, e utilizza l’evaporato del secondo stadio per realizzare l’ebollizione dell’ultimo effetto.

Tutto sotto controllo h/24

L’impianto fornito a Tenaris lavora 24 ore al giorno, non presidiato. È controllato da un rilevatore di densità sul ricircolo del prodotto all’interno delle caldaie di ebollizione, che determina il punto di scarico del concentrato finale ottenuto. Inoltre, un controllo di portata in ingresso determina tutte le performance dell’impianto.
Anche per questo progetto IWE ha realizzato con estrema attenzione e cura l’impianto di evaporazione fornito, risolvendo brillantemente il tema proposto dal cliente.